I Concerti

Guido Vicenzi ("Fulz") , voce e chitarre - Claudio Fregni, tastiere - Antonio Torello ("Toro"), basso e glockenspiel - Maurizio Goldoni, batteria - Paolo Amadelli, chitarre - Gianni Malavasi, fiati - (occasionalmente) Claudio Paltrinieri, tromba.
Perchè questo nome?
Nelle "Memorie del Finale di Lombardia", scritte dallo storico finalese Frassoni e pubblicate nel 1778, si legge che nel 1593 venne "istituita un'Accademia di Lettere, denominata de' Fluttuanti".
Da qui prendiamo il nome, un po’ per la finalesità dell’antica associazione, un po’ perchè l’accademia è un luogo in cui ci si trova a studiare insieme (e questo genere di musica non è proprio semplicissimo), un po’ perché “fluttuanti”, diciamolo pure, suona bene. Una nave in mezzo ai flutti era l’emblema dell’Accademia, e lo abbiamo riproposto, molto stilizzato per esigenze di logo. Ma "fluttuanti" è bello di per sé, e ognuno può seguire il significato che preferisce.
Il progressive rock è un po' la passione di ciascun componente, che pur avendo avuto - e continuando ad avere - esperienze musicali di tutt'altro genere (o generi) ha deciso di dedicarvi un po' del proprio tempo. Con soddisfazione personale, del gruppo, e speriamo anche di chi ci ascolta.